In collaborazione con il Comune di Perugia, il Centro Universitario Teatrale di
Perugia ripropone, a quattro anni dal terremoto che ha devastato il Centro
Italia, l'emozionante performance "Terrae Motus | Motus Animae",
frutto della scrittura scenica in continua evoluzione di Maria Anna
Stella.
Le prossime date sono:
➡️ 29 ottobre 2020 - C.U.T. - Piazza del Drago n.1 - (ore 21.00)
➡️ 30 ottobre 2020 - C.U.T. - Piazza del Drago n.1 - (ore 21.00)
➡️ 31 ottobre 2020 - C.U.T. - Piazza del Drago n.1 - (ore 21.00)
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Prenotazione obbligatoria via email: info.cultura@comune.perugia.it
(scrivere: nome, cognome, n. dei posti da prenotare, recapito telefonico)
➡️ 29 ottobre 2020 - C.U.T. - Piazza del Drago n.1 - (ore 21.00)
➡️ 30 ottobre 2020 - C.U.T. - Piazza del Drago n.1 - (ore 21.00)
➡️ 31 ottobre 2020 - C.U.T. - Piazza del Drago n.1 - (ore 21.00)
➡️ 01 novembre 2020 - C.U.T. - Piazza del Drago n.1
- (ore 17.30)
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Prenotazione obbligatoria via email: info.cultura@comune.perugia.it
(scrivere: nome, cognome, n. dei posti da prenotare, recapito telefonico)
Il materiale audio/video più interessante, da lei raccolto nel territorio
nursino tra il 2016 e il 2017, all’indomani del terremoto, mandato in onda
dalla RAI nell’autunno 2017 per il ciclo di trasmissioni radiofoniche “Tre Soldi”, è stato successivamente elaborato
drammaturgicamente nel corso di un altro anno di lavoro al fine di realizzare
un evento performativo unico nel suo genere.
I risultati delle sue ricerche e le testimonianze
raccolte in forma di confessione in
mesi di attività sulle ‘sismicità interiori’ sono stati montati secondo un
percorso artistico molto personale, avvalendosi della consulenza drammaturgica
del direttore artistico del C.U.T. Roberto Ruggieri. Questi materiali sono
confluiti a delineare un’antologia di confessioni
- una sorta di Spoon River Anthology in
versi liberi - elaborate quasi in forma di epitaffio, concernenti la vita di
alcuni residenti nel comune di Norcia e dintorni, parte dei quali oggi sepolti
nel cimitero locale. Quelle narrate da Maria Anna Stella sono storie di vita di
un microcosmo sperduto tra gli Appennini e di un tempo presente già eternamente
trapassato.